AttualitàMetamorfosiPatrick Pinna 5 161 Patrick Pinna 21/11/2024
Licantropia a Nebida
Nebida, un gioiello incastonato nella costa sud-occidentale della Sardegna, è celebre non solo per le sue spettacolari vedute del Pan di Zucchero e le antiche miniere di Masua, ma anche per il suo ricco tessuto di miti e leggende. La recente introduzione di percorsi escursionistici, come il Cammino di Santa Barbara e il Cammino delle 100 Torri, ha non solo aumentato il flusso di visitatori ma ha anche risvegliato antiche storie di trasformazioni e misteri, riecheggiando le narrazioni classiche come quelle trovate nelle Metamorfosi di Ovidio.
Nelle Metamorfosi, Ovidio narra la storia di Licaone, trasformato in lupo da Zeus come punizione per la sua empietà. Questo racconto antico può essere messo in parallelo con la leggenda di Nebida, dove una donna, nota per le sue arti di guarigione e oscure pratiche, viveva isolata sotto un albero di carrube. Si diceva che, influenzata da una misteriosa maledizione, si trasformasse in una creatura lupina durante le notti di luna piena, dando origine alla leggenda del “punto zero” della licantropia nel borgo.
Kirke, così era chiamata la donna che abitava sotto l’antico albero di carrube a Nebida, era un tempo una guaritrice rispettata nella regione. Secondo la leggenda, era arrivata in paese da giovane, portando con sé solo una piccola borsa di erbe e un vecchio libro di incantesimi che diceva di aver ereditato dalla nonna, anch’essa una curandera rinomata.
La sua abilità nel curare malattie e lenire sofferenze era tale che persone da tutto il Sulcis venivano a cercare il suo aiuto. Tuttavia, la sua fama suscitava anche sospetti e invidia. Una notte di luna piena, un gruppo di paesani, spinti dalla paura del suo potere, la seguì segretamente nei boschi per scoprire la fonte della sua conoscenza. Fu allora che assistettero a qualcosa di straordinario e terrificante: mentre Kirke recitava antichi incantesimi sotto la luce argentata della luna, la sua forma cambiò, assumendo le sembianze di un grande lupo dal pelo scuro.
Spaventati e convinti che Kirke avesse stretto un patto con forze oscure, i paesani divulgarono la storia, e la sua reputazione cambiò rapidamente. Da guaritrice amata divenne un’ombra temuta. Si ritirò nella solitudine, rifugiandosi sempre più spesso nella sua dimora sotto l’albero di carrube, evitando il contatto con gli altri tranne che nelle notti di luna piena, quando, come raccontano le storie, le sue grida lupine potevano essere udite come eco nel vento.
L’apertura dei nuovi sentieri ha coinciso con un aumento di segnalazioni di fenomeni insoliti. Residenti e turisti hanno riportato la scomparsa misteriosa di cani e altri piccoli animali, ululati notturni e lamenti strazianti provenienti dalle foreste circostanti, accrescendo un senso di inquietudine tra la comunità. Questi avvistamenti hanno intensificato l’interesse verso le oscure leggende del luogo, collegando le nuove scoperte alle antiche storie di trasformazione e maledizione.
Mentre il Cammino di Santa Barbara e il Cammino delle 100 Torri offrono agli escursionisti la possibilità di scoprire la bellezza naturale e storica di Nebida, essi fungono anche da catalizzatori per la rinascita delle leggende locali. Gli avvistamenti e i racconti condivisi dai numerosi visitatori hanno arricchito il folklore del borgo, legando strettamente il mito alla realtà quotidiana e turistica del luogo.
La storia di Nebida è un tessuto intricato di realtà e mito, dove la natura selvaggia e la storia umana si intrecciano profondamente. Le leggende di licantropia, riecheggianti le narrazioni classiche di trasformazione e punizione, continuano a vivere attraverso i racconti dei residenti e le esperienze dei viaggiatori, mantenendo viva la magia del mistero in questo angolo unico della Sardegna.
Per coloro che sono attratti dal mistero e dall’avventura, Nebida offre un’opportunità unica di esplorare un luogo dove le leggende antiche incontrano la bellezza mozzafiato del paesaggio. Vi invitiamo a percorrere i suoi sentieri, a scoprire i suoi segreti, e magari, a vivere la vostra personale esperienza di questo incrocio affascinante tra natura e narrazione.
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